SPECIALE PIEMONTE
AL VIA LO STRUMENTO DEDICATO ALLE MPMI/GRANDI IMPRESE DEL PIEMONTE

CONTRIBUTI
PER PROGETTI
DI
SOSTEGNO E ATTRAZIONE
DI
INVESTIMENTI SUL TERRITORIO
AGEVOLAZIONI
FINO AL
100% DEI COSTI AMMISSIBILI
Operativa a brevissimo la Misura che intende favorire l'incremento degli investimenti del sistema produttivo piemontese attraverso l'attrazione e lo sviluppo di nuovi progetti idonei ad agire da volano per il consolidamento della competitività del tessuto imprenditoriale locale, delle filiere e dei sistemi produttivi, anche valorizzando le aree produttive esistenti libere e riqualificando quelle dismesse.
La
Misura si propone in particolare i seguenti obbiettivi: che ha
l'obiettivo di:
incentivare gli investimenti da parte di imprese non ancora attive in Piemonte;
attrarre imprese piemontesi che hanno delocalizzato la produzione, ma che intendano reinsediarsi nel territorio regionale;
consolidare e radicare le imprese già presenti, attraverso il sostegno ad un nuovo investimento funzionalmente diverso da quello esistente;
incentivare interventi di riqualificazione dei siti produttivi dismessi.
Ai
potenziali beneficiari del Bando sarà richiesto obbligatoriamente un
incremento occupazionale minimo determinato
in ragione della dimensione d'impresa (per le Microimprese solo 1
ULA, Piccola Impresa 2 ULA, Media Impresa 3 ULA, Impresa a Media
Capitalizzazione 5 ULA); in virtù di tale obbligo, viene fornita,
limitatamente alle PMI, la possibilità di accedere all'ulteriore
agevolazione fornita dalla seconda Misura operativa del Bando.
Le
imprese
devono risultare iscritte da almeno
due anni al registro delle imprese della Camera di Commercio ed
essere in possesso di almeno un bilancio chiuso ed approvato;
le imprese neocostituite sono ammissibili qualora siano costituite a
seguito di un'operazione societaria(fusione, scissione,
conferimento di ramo d'azienda, ecc.) o i cui soci siano imprese
con processi produttivi attivi e consolidati (in quest'ultimo caso,
la verifica sul possesso dei requisiti potrà considerare la situazione
ante costituzione).
Le
sedi
o
le
unità
locali
dove verranno realizzati gli interventi devono essere
site e operative in Piemonte (in aree a destinazione produttiva come
da P.R.G.C di riferimento).
ATTENZIONE:
può richiedere l'agevolazione anche l'impresa che si impegni a
censire la sede sul territorio piemontese preliminarmente alla data
di erogazione del finanziamento nonché a rispettare il criterio
della sede sul territorio piemontese preliminarmente alla data di
erogazione del contributo; in tal caso, sarà onere del richiedente
dare corretta evidenza della sussistenza di queste condizioni sul
modulo di domanda, nell'apposita sezione relativa ai dati della
sede dell'intervento.
ATTENZIONE:
il codice ATECO primario delle sedi o delle unità locali
destinatarie dell'intervento non deve risultare escluso in base
alle attività economiche e agli interventi esclusi ai sensi del
bando (a fine circolare l'allegato con le attività e interveti
esclusi).
Sono
ammissibili SOLO i seguenti interventi:
per le imprese non ancora attive in Piemonte o che intendono reinsediarsi nelterritorioregionale, investimenti finalizzati alla realizzazione di nuovi impianti di produzione di beni oppure di servizi funzionali e strettamente legati all'attività industriale.
perleimpresegiàattiveinPiemonte, investimenti finalizzati: i) alla creazione di una nuova unità locale; ii) all'ampliamento della capacità di un'unità locale esistente, da intendersi come nuova metratura effettivamente utilizzata a fini produttivi; iii) alla diversificazione dell'attuale produzione di beni oppure di servizi funzionali e strettamente legati all'attività industriale.
Fermo
restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli
aiuti di Stato applicata, saranno ammissibili progetti aventi i
seguenti importi minimi (al netto IVA):per le micro e
piccole imprese: € 150.000/per le medie imprese: € 300.000/per le
imprese a media capitalizzazione: € 750.000. (l'importo
massimo dei costi ammissibili è fissato in € 3.000.000,00
((IVA esclusa)).
Sono
ammissibili esclusivamente le voci di spesa elencate di seguito:
1)Spese
per acquisto di macchinari e attrezzature o per forniture di
componenti funzionali allo svolgimento dell'attività, quali
l'acquisto di impianti, macchinari e attrezzature ad uso
produttivo, nuovi di fabbrica o ricondizionati, ivi incluso
l'acquisto di software e hardware. L'acquisto di veicoli (ad
esclusione della categoria M1) puliti26 o a zero emissioni, di
colonnine elettriche di ricarica, e l'acquisto di impianti
fotovoltaici sono ammissibili esclusivamente se accessori al progetto
di investimento principale e cumulativamente nel limite massimo del
20% delle spese ammissibili.
2)Spese per installazione e posa in opera degli impianti, ivi incluse le opere murarie, ad esclusivo asservimento dei beni di cui al punto 1) e nel limite del 20% delle spese di cui al punto 1)ammesse.
3)Spese per diritti di proprietà intellettuale limitatamente all'acquisto di brevetti, know-how, conoscenze tecniche non brevettate strumentali al progetto, ivi incluse le licenze, nel limite del 10% delle spese ammissibili.
4)Spese per progettazione e sviluppo intese come costi esterni strettamente connessi e funzionali da sostenersi per la progettazione e lo sviluppo del progetto d'investimento, nel limite del 20% delle spese ammissibili. Sono inclusi gli studi di fattibilità avviati prima della presentazione della domanda, purché successivamente al 7/10/202227 e strettamente correlati al progetto di investimento.
5)Spese per acquisto di terreni, ad esclusiva destinazione produttiva e logistica, intesi come siti in stato di degrado o siti precedentemente adibiti a uso industriale che comprendono edifici, nel limite del 15% delle spese ammissibili.
6)Spese per acquisto di edifici esistenti, intesi come immobili destinati all'esercizio dell'impresa e quindi a destinazione produttiva.
7)Spese per opere edili di costruzione di un nuovo edificio produttivo a destinazione produttiva, nonché di ristrutturazione, riqualificazione e bonifica di quelli esistenti coerentemente agli obiettivi del bando.
ATTENZIONE:
le spese di cui alle voci 5), 6) e 7) non possono cumulativamente
superare il 50% delle spese ammissibili.
L'agevolazione può coprire fino al 100% dei costi del progetto ritenuti ammissibili e risulta così suddivisa:
Finanziamento agevolato (F): per le PMI e le imprese a media capitalizzazione, fino al 100% del valore del progetto con intervento di risorse PR FESR pari al 70% a tasso zero e con risorse bancarie per il rimanente 30%.
Contributo a fondo perduto (C): solo per le PMI, un contributo a fondo perduto quantificato sulla base dell'ESL disponibile(al netto dell'ESL del finanziamento) e nei limiti riportati dal Bando(il contributo viene riconosciuto, ed erogato in esito ai controlli sulla rendicontazione, solo se l'importo quantificato risulta superiore a euro 500,00);
Per le sole PMI, sono previste le seguenti premialità il cui possesso comporta la maggiorazione della soglia massima di contributo a fondo perduto riconoscibile
1)possesso del rating di legalità; 2)possesso certificazione della parità di genere (https://certificazione.pariopportunita.gov.it/public/certificazione); 3)rilevanza della componente femminile/giovanile in termini di partecipazione finanziaria al capitale sociale; 4)possesso di certificazioni relative ai sistemi di gestione ambientali (EMAS o equivalenti); 5)possesso del rating ESG; 6)recupero e bonifica di siti dismessi;
Nel caso di possesso di una sola premialità, la soglia di contributo a fondo perduto potrà essere incrementata del 1%, nel caso di possesso di due o più premialità, la soglia di contributo a fondo perduto potrà essere incrementata del 2%.
ATTENZIONE:
in caso di
localizzazione della sede destinataria dell'investimento in un'area
inclusa nelle
cosiddette "aree 107.3.c" della carta nazionale degli aiuti di
stato a finalità regionale,
l'intensità di aiuto
complessiva risulterà maggiorata.
ATTENZIONE: oltre alla numerosa documentazione richiesta per la redazione del progetto e della relativa domanda di contributo in fase di richiesta e invio domanda andrà allegata anche la lettera attestante l'avvenuta delibera bancaria redatta dalla Banca (che dovrà essere convenzionata conFinpiemonte S.p.A..). Aiuto Impresa oltre agli aspetti legati alla elaborazione del progetto si occuperà anche di preparare tale redazione da presentare al proprio Istituto di Credito.
Come già anticipato i progetti beneficiari (che hanno avuto l'obbligo di nuove assunzioni in base alla dimensione di impresa) potranno richiedere un'ulteriore agevolazione (Misura B) a copertura dell'incremento occupazionale previsto dalla Misura A (é ammissibile alla sovvenzione la nuova occupazione generatasi successivamente alla data di presentazione della domanda sul presente bando relative agli interventi finanziati dal Bando sopraesposto e riferita alle unità locali oggetto dell'investimento, per un importo di agevolazione massimo di euro 200.000,00).
Per "nuova occupazione" si intende la differenza tra le unità lavorative annue (ULA) rilevate alla data di presentazione della domanda riferite ai 12 mesi precedenti e le ULA rilevate alla data di conclusione del progetto relative ai 12 mesi precedenti.
Il progetto di "nuove assunzioni"(progetto di bilancio) consiste nella proposta di incremento occupazionale nonché nella relativa proposta di sovvenzione collegata al suddetto incremento occupazionale, in termini di costo unitario, fino ad un massimo di euro 25.000,00 per ciascuna ULA incrementale e di euro 200.000,00 in termini complessivi.
Il periodo durante il quale l'impresa proponete dovrà mantenere l'incremento occupazionale finanziato con il presente bando dovrà essere di almeno 36 mesi a partire dalla ricezione della sovvenzione.
ATTIVITÀ ECONOMICHE ESCLUSE
Attività economiche illecite: qualsiasi produzione, commercio o altra attività che sia illecita ai sensi delle disposizioni legislative o regolamentari della giurisdizione nazionale che si applica a tale produzione, commercio o attività.
la produzione, la trasformazione e il commercio di tabacco e bevande alcoliche distillate e prodotti connessi;
la fabbricazione e il commercio di armi e munizioni di ogni tipo;
case da gioco e imprese equivalenti;
pesca, acquacoltura e silvicoltura;
produzione primaria di prodotti agricoli;
attività finanziarie e assicurative.
Limitatamente all'ambito di applicazione degli aiuti a finalità regionale (art. 14 del Reg. (UE) n. 651/2014 – Aree 107.3.c) sono inoltre escluse le imprese:
siderurgiche;
della lignite e del carbone;
di trasporto e relative infrastrutture;
generazione, stoccaggio, trasmissione, distribuzione e infrastrutture di energia.
INTERVENTI ESCLUSI
lo smantellamento o la costruzione di centrali nucleari;
gli investimenti volti a conseguire la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra provenienti da attività elencate nell'allegato I della direttiva 2003/87/CE;
gli investimenti in infrastrutture aeroportuali, eccetto nelle regioni ultraperiferiche o negli aeroporti regionali esistenti quali definiti all'art. 2, punto 153), del Reg. (UE) n. 651/2014, in uno dei casi seguenti:
nelle misure di mitigazione dell'impatto ambientale;
nei sistemi di sicurezza e di gestione del traffico aereo risultanti dalla ricerca sulla gestione del traffico aereo nel cielo unico europeo;
gli investimenti in attività di smaltimento dei rifiuti in discariche per gli investimenti finalizzati alla dismissione, riconversione o messa in sicurezza delle discariche esistenti, a condizione che tali investimenti non ne aumentino la capacità;
gli investimenti destinati ad aumentare la capacità degli impianti di trattamento dei rifiuti residui, eccetto gli investimenti in tecnologie per il recupero di materiali dai rifiuti residui ai fini dell'economia circolare;
gli investimenti legati alla produzione, alla trasformazione, al trasporto, alla distribuzione, allo stoccaggio o alla combustione di combustibili fossili, eccetto:
la sostituzione degli impianti di riscaldamento alimentati da combustibili fossili solidi, vale a dire carbone, torba, lignite, scisto bituminoso, con impianti di riscaldamento alimentati a gas ai seguenti fini:
ammodernamento dei sistemi di teleriscaldamento e di teleraffreddamento per portarli allo stato di «teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti» come definiti all'articolo 2, punto 41, della direttiva 2012/27/UE;
ammodernamento degli impianti di cogenerazione di calore ed elettricità per portarli allo stato di «cogenerazione ad alto rendimento» come definiti all'articolo 2, punto 34, della direttiva 2012/27/UE;
investimenti in caldaie e sistemi di riscaldamento alimentati a gas naturale in alloggi ed edifici in sostituzione di impianti a carbone, torba, lignite o scisto bituminoso;
gli investimenti nell'espansione e nel cambio di destinazione, nella conversione o nell'adeguamento delle reti di trasporto e distribuzione del gas, a condizione che tali investimenti adattino le reti per introdurre nel sistema gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, quali idrogeno, biometano e gas di sintesi, e consentano di sostituire gli impianti a combustibili fossili solidi;
gli investimenti in:
veicoli puliti quali definiti nella direttiva 2009/33/CE del Parlamento europeo e del Consiglio a fini pubblici; e
veicoli, aeromobili e imbarcazioni progettati e costruiti o adattati per essere utilizzati dai servizi di protezione civile e antincendio.
applicazioni tecniche relativi a programmi o soluzioni elettronici, specificamente finalizzati a sostenere:
qualsiasi tipologia di attività che rientri nei settori esclusi indicati nelle precedenti lettere da a. a d.;
il gioco d'azzardo su Internet e le case da gioco online, oppure
la pornografia, o
destinati a permettere
di accedere illegalmente a reti elettroniche di dati, oppure
di scaricare illegalmente dati elettronici.
restrizioni applicabili al settore delle scienze della vita quando il sostegno riguarda il finanziamento della ricerca, dello sviluppo o delle applicazioni tecniche relativi a:
clonazione umana a scopi di ricerca o terapeutici oppure
organismi geneticamente modificati («OMG»).
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli:
quando l'importo dell'aiuto è fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate;
quando l'aiuto è subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari.
CONTRIBUTI
E AGEVOLAZIONI
A COPERTURA DEL 100%
DELLE SPESE AMMISSIBILI

Al via lo strumento che promuove l'efficienza energetica, compreso un uso più razionale dell'energia, la riduzione di gas effetto serra e la diffusione delle fonti rinnovabili nelle imprese del Piemonte.
Le agevolazioni offriranno alle imprese la possibilità di ridurre le emissioni di CO2 anche attraverso l'installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia termica ed elettrica, le misure determineranno un risparmio in termini di costi dell'energia e di conseguenza anche di maggiore competitività delle imprese sui mercati, in un'ottica di sostenibilità e di lotta ai cambiamenti climatici.
Possono richiedere le agevolazioni le Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) e le Grandi Imprese (GI), che devono risultare iscritte al Registro delle imprese da almeno 2 anni e possedere almeno 2 bilanci chiusi ed approvati, con la la sede o unità locale ove verranno realizzati gli interventi sita e operativa in Piemonte e risultare come attiva e produttiva (è presente un immobile per usi industriali o artigianali in cui si realizza abitualmente attività di produzione di beni e servizi, con personale e attrezzature stabilmente collocate e usate per il progetto).
La Misura EFFICIENTAMENTO ENERGETICO (Azione II.2.i.2) prevede cinque Linee di intervento, ovvero:
a) impianti di cogenerazione ad alto rendimento ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva 2012/27/EU, qualificati CAR dal GSE (Reg. 651/2014 art.40);
b) interventi di razionalizzazione dei cicli produttivi e utilizzo efficiente dell'energia (Reg. 651/2014 art.38); c) interventi di efficientamento energetico di edifici delle imprese (Reg. 651/2014 art.38) per la parte eccedente rispetto a quanto già previsto dal D.M. 26/06/2015 "requisiti minimi";
d)installazione di sistemi di building automation connessi agli interventi di efficientamento (Reg. 651/2014 art.38);
e) sviluppo di processi innovativi volti al risparmio energetico, compresa l'eventuale ingegnerizzazione di nuove linee di produzione efficienti (Reg. 651/2014 art.38).
Dimensione del progetto: per le MPMI sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a € 80.000 euro ed un massimo pari a € 3.000.000, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata. Per le GI sono ammissibili investimenti che rivestono carattere di strategicità di importo minimo pari a € 500.000 euro e massimo pari a € 5.000.0009 , IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie e delle intensità di aiuto individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.
La Misura PROMOZIONE DELL'UTILIZZO DELLE ENERGIE RINNOVABILI (Azione II.2.ii.2) prevede anch'essa cinque Linee di intervento, ovvero:
a) impianti di cogenerazione ad alto rendimento ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva 2012/27/EU, qualificati CAR dal GSE, alimentati a fonti rinnovabili;
b) installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento dell'energia idraulica e solare-fotovoltaica;
c) installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia termica attraverso lo sfruttamento dell'energia dell'ambiente, geotermica, solare termica o da biomassa;
d) produzione di idrogeno verde da energia elettrica rinnovabile;
e) sistemi di accumulo/stoccaggio dell'energia prodotta di media e piccola taglia.
Gli interventi sono finalizzati all'autoconsumo dell'energia prodotta e possono comprendere sistemi di accumulo/stoccaggio di media e piccola taglia (i sistemi di accumulo con assorbimento massimo pari al 75% dell'energia prodotta su base annuale).
Dimensione del progetto: per le MPMI sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a € 100.000 euro ed un massimo pari a € 3.000.00011 IVA, inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata. Per le GI sono ammissibili investimenti che rivestono carattere di strategicità di importo minimo pari a € 500.000 euro e massimo pari a € 5.000.00012, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie e delle intensità di aiuto individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.
ATTENZIONE: il Bando garantisce che i proponenti rispettino il criterio dell'immunizzazione dagli effetti del clima degli investimenti in infrastrutture, la cui durata attesa è di almeno cinque anni (Comunicazione della Commissione Europea Orientamenti tecnici per infrastrutture a prova di clima nel periodo 2021-2027 (2021/C 373/01)).
Per ogni Azione, sono ammissibili esclusivamente le voci di spesa elencate di seguito:
a) fornitura dei componenti necessari alla modifica dei processi o alla realizzazione degli impianti o degli involucri edilizi ad alta efficienza; sono comprese le apparecchiature per la riduzione/eliminazione degli impatti ambientali nel rispetto del principio DNSH;
b) installazione e posa in opera degli impianti e dei componenti degli involucri edilizi e dei sistemi di accumulo;
c) opere edili ad esclusivo asservimento di impianti/macchinari oggetto di finanziamento e/o interventi di messa in sicurezza (sismica o ambientale, ad esempio l'eliminazione di sorgenti potenzialmente inquinanti, come materiali contenenti amianto, serbatoi di combustibili dismessi, ecc.) degli impianti/edifici oggetto di agevolazione e/o eventuali opere necessarie alla "resa a prova di clima" delle opere finanziate; le opere edili nel caso della Azione II.2.i.2 - Intervento a) e Azione II.2.ii.2 - Intervento a), gli interventi di messa in sicurezza e quelli a garanzia dell'immunizzazione degli effetti del clima, sono ammissibili complessivamente nei limiti del 20% del totale della spesa ammessa sommando le suddette voci a) e b); sono fatti salvi gli interventi di cui alla Azione II.2.i.2 - Intervento c);
d) sia per impianti, sia per involucri edilizi: spese tecniche per progettazione (sostenute dopo il 07/10/202219), direzione lavori, collaudo (es. Diagnosi energetica, Attestato di Prestazione Energetica dell'edificio, Certificazione degli impianti, ecc..). Le spese tecniche sono ammesse fino ad un massimo da calcolare secondo la formula: STA = Inv*[(30-4*LOG(Inv))/100], dove STA è la Spesa Tecnica Ammissibile e Inv è il costo totale dell'intervento (voci di spesa a + b + c). Per importi maggiori di 3.000.000 € si applica l'aliquota dei 3 milioni. L'IVA è ammissibile in base a quanto previsto dall'art. 64 del Reg. (UE) 2021/1060.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, non sono ammissibili spese per: acquisto di beni usati, oppure beni in leasing/ acquisto di beni non direttamente identificabili come legati all'intervento di efficienza energetica o produzione di energia da fonti rinnovabili/ acquisto di beni il cui singolo valore sia inferiore a € 500,00 IVA esclusa/opere murarie generiche o non ad esclusivo asservimento di impianti/macchinari finanziati nel progetto/ commesse interne o affidate a imprese in cui vi siano legami societari o mediante amministratori con il destinatario finale/ lavori in economia/ acquisto di beni mobili in generale, in particolare i veicoli per il trasporto di cose o persone, nonché l'eventuale infrastruttura di ricarica elettrica.
L'agevolazione può coprire fino al 100% dei costi ritenuti ammissibili dell'investimento e risulta così suddivisa:
Nel caso di Micro e Piccole Imprese:
finanziamento pari almeno al 70% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, nei limiti della dimensione del progetto;
contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 30% del valore del progetto in termini di spese ammissibili.
Le percentuali per le imprese la cui sede destinataria dell'investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette "aree 107.3.c" sono le seguenti:
finanziamento pari almeno al 65% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, nei limiti della dimensione del progetto;
contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 35% del valore del progetto in termini di costi ammissibili
Nel caso di Medie Imprese:
finanziamento pari almeno all'80% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, nei limiti della dimensione del progetto;
contributo a fondo perduto, fino ad un massimo del 20% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.
Le percentuali per le imprese la cui sede destinataria dell'investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette "aree 107.3.c" sono le seguenti:
finanziamento pari almeno al 75% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, nei limiti della dimensione del progetto;
contributo a fondo perduto, fino ad un massimo del 25% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.
Nel caso di Grandi Imprese:
finanziamento pari almeno al 90% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, nei limiti della dimensione del progetto;
contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 10% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.
Le percentuali per le imprese la cui sede destinataria dell'investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette "aree 107.3.c"sono le seguenti:
finanziamento pari almeno al 85% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, nei limiti della dimensione del progetto;
contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 15% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.
Al progetto si dovranno allegare obbligatoriamente (a titolo informativo e non esaustivo):
A) Diagnosi energetica eseguita secondo le specifiche del D. Lgs. 102/2014 e secondo la NORMA UNI CEI EN 16247; in riferimento agli interventi di efficientamento degli edifici, la diagnosi energetica può essere riferita soltanto alla parte 2 della norma citata. La diagnosi deve essere sottoscritta con firma digitale, da un tecnico abilitato iscritto ad un Ordine o Collegio professionale competente per materia; gli estremi di iscrizione all'Ordine o Collegio di appartenenza devono essere riportati nella diagnosi (ad esempio nel relativo frontespizio); la diagnosi energetica deve fare riferimento ai dati di consumo dei due anni precedenti alla presentazione della domanda.
B)Relazione tecnico/economica. La Relazione deve essere sottoscritta con firma digitale, da un tecnico abilitato iscritto ad un Ordine o Collegio professionale competente per materia.
C)Elaborati grafici supportati da elementi dimensionali e di calcolo, tali da evidenziare la situazione prima e dopo l'intervento. Gli elaborati grafici devono obbligatoriamente essere sottoscritti con firma digitale da un tecnico abilitato iscritto ad un Ordine o Collegio professionale competente per materia.
Le domande si presentano dal 30/03/2023, per tutto quello che attengono le tipologie di intervento ammesse, premialità, documentazione obbligatoria da produrre per la partecipazione al Bando e tempistiche contattateci SOLO via email a: aiutoimpresabrianza@virgilio.it